Meditazione 10 marzo 2020

GENESI 13, 1b-11; PROVERBI 5, 15-23; VANGELO Mt 5, 31-37

Abramo era molto ricco e nel testo biblico è detto che era molto pesante, secondo l’espressione ebraica e le ricchezze sono effettivamente un peso: coloro che vogliono essere ricchi si caricano di pegni. C’è un affaticarsi nell’accumulare ricchezze, segue poi: la paura di tenerle in un posto veramente sicuro, le tentazioni nell’utilizzarle in modo sbagliato, le colpe nell’abusarne, un penarsi perdendole ed infine un fardello nel rinunciarvi. Tuttavia Dio, nella sua provvidenza, fa arricchire anche gli uomini buoni e, infatti, la benedizione di Dio fece arricchire Abramo senza affanni. Sebbene sia difficile per un uomo ricco entrare nel regno dei cieli, tuttavia, in alcuni casi, può succedere. Ciò nonostante, riguardo alla prosperità, se essa è ben gestita, è un ornamento alla pietà e un’opportunità per fare meglio il bene.

Abramo si trasferì a Betel. Abbandonato l’altare egli non poté più offrire sacrificio, ma invocò comunque il nome del Signore. Potete riconoscere subito un uomo vivente senza respiro come il credente che non prega. Le ricchezze non solo sono motivo di conflitto, sebbene gli uomini si affannino nel ricercarle, ma esse generano pure uno spirito di contesa rendendo la gente orgogliosa e bramosa. Il mio e il tuo genera grandi conflitti nel mondo. La povertà e il lavoro, le necessità e il vagabondare non poterono separare Abramo da Lot, ma le ricchezze sì. I cattivi servi creano spesso dissidi tra famiglie e vicini a causa del loro orgoglio e del loro vizio, che consiste nel calunniare e nel “porta e riporta”. Ciò che peggiorò la lite tra i Cananei e i Farisei fu proprio il loro risiedere nella stessa terra ed oggi le liti tra credenti consistono nel rimproverarsi a vicenda proprio a causa della religione dando occasione ai nemici di ingiuriare il Signore. È meglio mantenere la pace che perderla, ma è ancora meglio, scoppiate le questioni, spegnere in tutta fretta quel fuoco allo stesso modo come è scoppiato. Abramo tentò di fermare questo conflitto nonostante fosse anziano e l’uomo più vecchio. Abramo dimostrò così di essere un uomo dallo spirito pieno di vigore, in grado di dominare le passioni e seppe come calmare la collera per mezzo di una risposta ponderata. Quelli che vogliono mantenere la pace non dovrebbero mai rendere male per male. Egli fu pure una persona accondiscendente: fu disposto a supplicare anche il suo inferiore per mantenere la pace. Qualunque cosa facciano gli altri, il popolo di Dio deve essere per la pace. Il perseguimento della pace da parte di Abramo fu molto potente. Lasciate che la gente del mondo contenda sulle inezie, ma non lasciamoci indurre a cadere, noi che conosciamo le cose migliori e cerchiamo un paese migliore. I credenti dovrebbero essere tra i più attenti a evitare contese. Molti professano di essere per la pace ma non vogliono fare niente verso di essa, non così Abramo. Quando Dio accondiscende alle nostre suppliche perdonandoci, dobbiamo certamente anche noi supplicare il perdono a vicenda. Sebbene Dio promise ad Abramo di dare questa terra alla sua discendenza, tuttavia egli non agì contro gli interessi del suo parente, ma offrì a Lot, che non aveva uguale diritto, una parte uguale o addirittura migliore, nonostante egli fosse sotto la protezione della parola di Dio. È nobile agire per amore della pace. Avendo la possibilità di scegliere, Lot l’accettò immediatamente. Passioni ed egoismo rendono gli uomini peggiori. Lot guardò alla bontà della terra e non dubitò che in un tale suolo fruttuoso egli non riuscisse a prosperare. Ma che cosa ne derivò da ciò? Coloro che, nella scelta dei rapporti, della chiamata, delle abitazioni o sistemazioni sono guidati e governati dai desideri della carne, dalla brama dell’occhio e dell’orgoglio, non possono aspettarsi né la presenza né la benedizione di Dio. Essi sono costantemente delusi anche da ciò a cui mirano principalmente. In tutte le nostre scelte dovrebbe governare questo principio, che è meglio per noi quello è meglio per le nostre anime. Lot considerò poco la malvagità degli abitanti di quel paese. Gli uomini di Sodoma erano peccatori impudenti e audaci. Le cause del peccato di Sodoma erano l’orgoglio, l’abbondanza di pane e di ozio. Dio dà spesso grande abbondanza ai grandi peccatori. È duro per i buoni vivere a contatto con i malvagi ed è ancor più doloroso, se, come Lot in questo caso, essi hanno voluto seguire una scelta sbagliata.