Lui voce, Lui notizia

Per meditare

Ha guardato d’umiltà della sua serva

Ma io non valgo niente? Ma allora io non valgo niente – pensa tra sé la Giuseppina che si è malata – io che non posso fare più niente. Prima andavo, venivo, parlavo, facevo il mio lavoro, mi chiamavano tutti i momenti perché in certe pratiche ero la più esperta. Adesso non posso muovermi, non incontro più nessuno e nessuno si ricorda di me. Allora io non valgo più niente? Ma allora io non valgo niente – pensa il nonno Antonio che è rimasto solo. I figli hanno le loro famiglie e la loro vita. Non hanno mai tempo per passare a vedere se sono ancora vivo o morto.

I nipoti sono diventati grandi e pensano solo a se stessi e alle loro compagnie. I vicini di casa non si sono mai accorti di me. Scendo le scale e vado per le strade: chi si accorge di me? Allora io non valgo niente? Non sono nessuno? Ma allora io non valgo niente – pensa il Fabrizio che è rimasto senza lavoro. Ho la mia competenza, sono sempre stato onesto, ho lavorato dal mattino alla sera. Adesso che la ditta ha chiuso, se cerco lavoro, se mi guardano in faccia, mi compatiscono invece di riconoscermi i meriti e le competenze. Allora io non valgo niente? Non sono più utile a nessuno? Abitano in città solitudini e malattie, risorse scartate e persone ignorate. “La malattia impone una domanda di senso, che nella fede si rivolge a Dio: una domanda che cerca un nuovo significato e una nuova direzione all’esistenza, e che a volte non può trovare subito una risposta” (Papa Francesco, Messaggio per la XXIX Giornata mondiale del malato). Forse, del resto, viene per tutti un momento in cui il pensiero di non valere niente, di non essere interessante per nessuno semina tristezza nell’animo di ciascuno. Che cosa vale? Quello che vale sembra l’efficienza, la capacità di fare, di fare bene, di fare in fretta. Quello che vale sembra la ricchezza, il poter fare, andare, comprare, mostrare i segni di quanto uno possiede. Quello che vale sembra il potere, poter decidere, poter dare valore o toglierlo a una persona, a un gruppo, a una iniziativa.  Il cantico di Maria. Nella città delle apparenze, nella città delle solitudini, nella città degli scarti, nella città dei potenti si diffonde oggi come una musica lieta il cantico di Maria. Maria canta perché è lieta. Maria canta perché la sua letizia si diffonda in tutta la casa di Zaccaria, in tutto il villaggio, in tutta la città. Maria canta perché contempla quello che vale e se ne rallegra. Maria canta dello sguardo del Signore che si è posato sull’umiltà della sua serva e ha compiuto in lei grandi cose. Maria rivela che ciò che viene esaltato nella città delle apparenze, ciò che viene desiderato nella città della ambizioni, ciò che rende superbi e prepotenti è destinato a finire nel niente. Quello che vale, quello che realmente conta, quello che dà veri motivi per cantare è lo sguardo di Dio, è l’opera di Dio, è la benedizione di Dio. Ogni uomo e ogni donna vale perché lo sguardo di Dio si è posato su di lui, su di lei e l’ha chiamato a partecipare alla sua vita, a essere figli adottivi mediante Gesù Cristo. Le grandi opere che Dio compie. La dignità, il valore di ogni persona è nella relazione con Dio, nell’essere in Gesù Cristo benedetti da Dio. In questa comunione si compiono le grandi opere di Dio. Dio compie le sue opere in tutti. In quelli che possono fare molto, che hanno tante risorse, che hanno tanta salute, tanti talenti: le opere di Dio non sono la quantità, non sono la notorietà, ma la gioia, la pace, la giustizia, la carità. In quelli che non possono fare niente, che sono malati, che sono anziani, che sono costretti all’inattività: le opere di Dio sono la gioia, la pace, la giustizia, la carità. Sempre gli uomini e le donne possono compiere le opere di Dio: se sono uniti a Lui, se ascoltano la sua parola, se si lasciano condurre dal suo Spirito. Sempre infatti si può sorridere, sempre si può pregare, sempre si può perdonare, ascoltare, consigliare. Sempre si può amare. Dio è amore e chi ama compie l’opera di Dio.

(Giornata Mondiale del Malato, Parrocchia Madonna di Lourdes, 11 febbraio 2021)

Avvisi

– Mercoledì 17 febbraio alle ore 20.45: S. Messa con catechesi per giovani e adulti.

– Giovedì 18 febbraio alle ore 20.30, presso la sala riunioni dell’Oratorio, si riunisce il CPP.
Tutti i consiglieri (CPP, CDO, CAEP) sono invitati a ritirare la lettera dell’Arcivescovo per il tempo di Quaresima e Pasqua disponibili in Sacrestia.

– Sabato 20 febbraio, con la Santa Messa vigilare delle ore 18.00 inizia il tempo di Quaresima.