Per meditare
«Maria è la giovane donna delle domande, dello stupore e dell’inquietudine: la ragazza che si domanda che senso abbia il saluto dell’angelo». Le domande non sono, infatti, per lei, «un’obiezione del miscredente; il rendersi disponibile non è una resa, ma una sfida, l’obbedienza non è una rinuncia, ma un’audacia. Maria, la ragazza delle domande, dice il suo “Eccomi” perché sa il mistero dell’amore e delle profondità di Dio e da Lui invoca luce», dice l’Arcivescovo, avviando la sua riflessione.
«Il nostro tempo è smarrito non perché abbia domande, ma perché non sa a chi porle, di quali risposte fidarsi; è triste, non perché sia inquieto, ma perché non desidera abbastanza e non si crede autorizzato a desiderare di più e ancora. Maria è piena di grazia perché il suo modo di domandarsi il senso delle cose è un dialogo, invece che un ripiegamento su di sé; è l’offerta dell’amore, invece che un’esitazione ad amare. Maria ci insegna come vivere le domande». E, ancora, «Maria, la giovane mamma dell’inquietudine, dice “Eccomi” perché riconosce l’invito ad andare oltre e a lasciarsi illuminare da Dio». La Madre che domanda con angoscia al dodicenne Gesù, rimasto solo a Gerusalemme, “Perché ci hai fatto questo?”, sa che anche la risposta del Signore è un invito «a pensare di più, a vedere meglio, a intuire, con maggiore profondità, la relazione “con il Padre che mi ha mandato”. È lei che sperimenta una sorta di vertigine, affacciandosi al mistero di Dio e chiedendosi della sorte del Figlio». Da qui l’auspicio: «Umile e alta più che creatura, termine fisso di eterno consiglio, Maria aiutaci a fare di questo percorso nell’inquietudine l’affacciarsi al mistero di Gesù». «Maria, invasa dallo stupore, trasfigurata dalla Grazia, dice “Eccomi”, non nell’estasi di un rapimento, non nell’entusiasmo di un’emozione travolgente, ma nella libertà di una consegna, come frutto dello stupore; contempla la sua vita, forse ritenuta insignificante, e riconosce che è abitata dal mistero di Dio». Citando il Magnificat, l’Arcivescovo conclude: «Non bastano le parole, serve un Cantico, una danza perché lo stupore per la grandezza dell’opera di Dio è una gioia travolgente. Non basta un Cantico, ci vorrebbe un ardere che si immerge nell’abbraccio dell’inesauribile splendore». Ma non basta nemmeno l’estasi, «ci vorrebbe un “Eccomi”, una libertà semplice e pura, un sì che riveli alla storia il suo senso». Infine, al termine della celebrazione, ancora un saluto e un ringraziamento per gli universitari presenti. «La preghiera a Maria è per chiedere la grazia di imitarla. Invoco per tutti la benedizione di Dio per questo anno accademico e perché la vostra vita possa essere un “Eccomi” come quella di Maria».
(Mons. Mario Delpini, Veglia con gli universitari, 5 Maggio 2021)
Avvisi
– Lunedì 10 maggio alle ore 20.45 in Chiesa Parrocchiale si terrà la recita del S. Rosario animato dal CdO.
– Mercoledì 12 maggio alle ore 20.45 si terrà la S. Messa in Chiesa Parrocchiale.
– Giovedì 12 maggio alle ore 20.45 si terrà in Chiesa Parrocchiale l’incontro per i genitori dei cresimandi.
– Venerdì 13 maggio alle ore 20.45 ci sarà la recita del S. Rosario in giardino parrocchiale animato dalla Contrada di S. Biagio.
– Domenica 16 è sospesa la S. Messa delle ore 8:00 e alle ore 9:00 e alle ore 11:00 celebreremo le prime S. Comunioni.
– Oggi, 2° domenica del mese, si ritirano le buste con le offerte straordinarie per le necessità della Parrocchia.
Alle ore 15.30 ci sarà la celebrazione dei battesimi comunitari e alle ore 16.30 si terrà l’incontro con i genitori dei ragazzi di 4° elementare.
Allegati
– Volantino volontari OF 2021