Preghiera con il Papa per l’umanità

«In questi giorni di prova, mentre l’umanità trema per la minaccia della pandemia, vorrei proporre a tutti i cristiani di unire le loro voci verso il Cielo»
Papa Francesco

Alle ore 18.00 i cattolici di tutto il mondo sono invitati ad unirsi spiritualmente, attraverso i mezzi di comunicazione, al Papa che presiederà un momento di preghiera, dal Sagrato della Basilica di San Pietro.

Dopo l’ascolto della Parola di Dio, papa Francesco terrà una meditazione. Il Santissimo Sacramento sarà esposto sull’altare collocato nell’atrio della Basilica Vaticana. Dopo la supplica, seguirà il rito della Benedizione eucaristica Urbi et Orbi. Il cardinale Angelo Comastri, Arciprete della Basilica di San Pietro, pronuncerà la formula per la proclamazione dell’indulgenza.

Sarà possibile seguire la diretta:
– sul canale Chiesa TV (195 del digitale terrestre)
– sul canale Tv2000 (28 del digitale terrestre, 157 di Sky)
– sul canale Youtube della Diocesi di Milano (link)
– sul canale Youtube di Vatican News (link)

Meditazione 27 marzo 2020

Ti adoriamo Cristo e ti benediciamo.
Perché con la tua santa Croce hai redento il mondo.

Gesù sconfitto per liberare gli sconfitti

Mons. Mario Delpini, Omelia della Via Crucis della terza settimana di Quaresima

Vorrei parlare di Simone di Cirene, colui che fu costretto

“Costrinsero a portare la croce un tale che passava, un certo Simone di Cirene, che veniva dalla campagna, padre di Alessandro e di Rufo” (Mc 15,21).
Gesù umiliò se stesso fino ad essere innalzato: quando sarò innalzato da terra, attirerò tutti a me (Gv 12,32).
Gesù si è umiliato, si è abbassato fino alla condizione di uno che subisce, di uno che è costretto e condotto là dove non vuole: Gesù costretto a portare la croce ha reso possibile vivere la costrizione come un atto d’amore, come la decisione di amare fino alla fine.

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Meditazione 26 marzo 2020

GENESI 35, 9-20. 22b-26; PROVERBI 25, 1; 27, 9-11a; VANGELO Mt 7, 21-29

Il conforto che i santi hanno nei sacri riti non dipende tanto da Betel, casa di Dio, ma da El-betel, il Dio che abita quella casa. I riti sono cose vuote se non incontriamo Dio tramite essi. Qui Giacobbe vi seppellì Debora, la balia di Rebecca. Ella morì tra molti pianti e lamenti. I vecchi domestici di una famiglia che sono stati nel tempo fedeli e utili devono essere rispettati. Dio apparve a Giacobbe. Egli rinnovò il patto con lui. “Sono l’Iddio Onnipotente, il Dio dispensatore di tutto, capace di portare a compimento la promessa a tempo debito e a sostenerti e fornirti i mezzi a breve”.

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Meditazione 25 marzo 2020

ISAIA 7, 10-14; S.PAOLO AGLI EBREI 10, 4-10; VANGELO Lc 1, 26b-38

La celebrazione dell’Annunciazione ha origine nei primi secoli del cristianesimo e si caratterizza per un elemento dogmatico fondamentale: il concepimento verginale di Maria. Sin dai primi secoli, infatti, la Chiesa professava l’Incarnazione di Dio attraverso il concepimento di una vergine. Con il Concilio di Nicea del 325 e il Concilio di Costantinopoli si stabilì il Credo con il quale ancora oggi proclamiamo che il Figlio di Dio “per noi uomini e per la nostra salvezza discese dai cieli e si incarnò da Spirito Santo e Maria Vergine e si fece uomo”.

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