ISAIA 6, 8-13; S. Paolo Apostolo agli Ebrei 4, 4-12; VANGELO Mc 6, 1b-5
La verità, per arrivare al cuore, ha bisogno dell’annuncio. Isaia iniziò l’attività profetica prima della morte del re Ozia che aveva regnato su Israele per 52 anni; in quel tempo nel popolo già si avvertiva la paura dell’invasione Assira da parte di Tiglat-Pileser III. La visione di Isaia avvenne alla morte di Ozia, tra il 740 ed il 736 a.C., che era considerato un re impuro perché, avendo commesso la terribile trasgressione di entrare nel tempio da laico, era morto di lebbra. Come il re era impuro così lo era anche il popolo che aveva sorpassato i limiti della grazia e stava andando incontro alla morte. Jhwh aveva preso al suo servizio il profeta prima dell’inizio degli sviluppi che sfociarono nella guerra siro-efraimita. La storia di un profeta comincia dalla sua chiamata, ma per ogni uomo è così; la nostra storia inizia col Battesimo ma ancor più dal giorno in cui abbiamo deciso in modo radicale di seguire il Vangelo.
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